L’accordo di partenariato UE-Mercosur.
Il 3 settembre 2025 la Commissione europea ha pubblicato il testo finale dell’accordo di partenariato UE-Mercosur (Eu - Mercosur Partnership Agreement, EMPA), segnando una svolta storica nelle relazioni commerciali intercontinentali. L’intesa, frutto di 25 anni di negoziati complessi e numerosi rounds negoziali, rappresenta il più ampio trattato commerciale mai stipulato dall’Unione Europea e si configura come un’operazione di portata economica e geopolitica senza precedenti, destinata a creare la zona di libero scambio più vasta al mondo con oltre 780 milioni di consumatori.
L’accordo prevede una liberalizzazione tariffaria massiccia che interesserà oltre il 90% degli scambi bilaterali. Il Mercosur eliminerà i dazi all’importazione sul 91% delle merci europee nell’arco di dieci anni, mentre l’UE procederà alla liberalizzazione dell’82% delle importazioni dal Mercosur. Questa asimmetria riflette le diverse strutture economiche dei due blocchi e la necessità di proteggere settori sensibili europei.
Sul fronte industriale, l’accordo comporterà l’eliminazione di dazi particolarmente elevati che attualmente gravano sui prodotti europei. Le automobili, soggette a un dazio del 35%, vedranno una riduzione graduale fino all’eliminazione completa in 15 anni per i veicoli a combustione interna, mentre per i veicoli elettrici e ibridi è prevista una riduzione immediata dal 35% al 25%, seguita da un percorso di liberalizzazione fino al 5% dopo 15 anni.
Il settore manifatturiero europeo beneficerà di risparmi annuali stimati in 4 miliardi di euro grazie all’eliminazione dei dazi. I macchinari, attualmente soggetti a tariffe del 14-20%, i prodotti chimici (fino al 18%) e i farmaceutici (fino al 14%) vedranno un miglioramento significativo delle condizioni di accesso al mercato sudamericano.
Per l’Italia, le opportunità si concentrano particolarmente nei settori meccanico, siderurgico e farmaceutico. Nel 2023, l’export italiano verso il Mercosur è stato trainato da macchinari (31,8%), mezzi di trasporto (11,7%), prodotti chimici (9,9%) e farmaceutici (8,9%). Con la progressiva riduzione delle barriere, le imprese italiane potranno consolidare la loro presenza nei mercati latinoamericani, aumentando la competitività sui mercati locali.
L’accordo introduce un sistema articolato di contingenti tariffari (TRQ) per i prodotti agricoli considerati sensibili. Per la carne bovina, è previsto un contingente aggiuntivo di 99.000 tonnellate con dazio al 7,5%, mentre per il pollame la quota è fissata a 180.000 tonnellate a dazio zero. Altri contingenti riguardano carne suina (25.000 tonnellate), zucchero (180.000 tonnellate), etanolo (650.000 tonnellate), riso (60.000 tonnellate) e miele (45.000 tonnellate).
Le clausole di salvaguardia bilaterali rappresentano un elemento innovativo dell’accordo. Il meccanismo prevede un monitoraggio semestrale delle importazioni e l’avvio automatico di indagini rapide qualora i volumi aumentino oltre il 10% o i prezzi scendano sotto la stessa soglia. In caso di accertata perturbazione del mercato, sarà possibile sospendere le riduzioni tariffarie e ripristinare i dazi di base per un periodo massimo di quattro anni.
Protezione delle Indicazioni Geografiche
L’accordo estende la protezione a 344 indicazioni geografiche europee, garantendo che prodotti come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma e numerosi vini italiani non possano essere imitati nei mercati del Mercosur. Per l’Italia, questo si traduce nella tutela di 57 indicazioni geografiche attualmente prive di protezione in quei paesi, rappresentando un’opportunità significativa per l’export agroalimentare di qualità.
Implicazioni macroeconomiche e fiscali
Le stime della Commissione europea indicano un aumento del 39% delle esportazioni UE verso il Mercosur, con un incremento equivalente a circa 49 miliardi di euro annui, sostenendo oltre 440.000 posti di lavoro in Europa. Per l’Italia, si prevede un contributo dell’11% alla crescita commerciale europea, superiore alla media UE, con esportazioni italiane che potrebbero crescere di oltre 3 miliardi di euro, principalmente nel settore macchinari e apparecchiature.
Gli effetti sul PIL sono stimati in +0,1% per l’UE e +0,3% per il Mercosur nel lungo periodo. Questa asimmetria riflette la maggiore dipendenza del Mercosur dal commercio con l’Europa e le dimensioni relative delle economie coinvolte. Per il Brasile, l’impatto potrebbe tradursi in una crescita aggiuntiva tra lo 0,3% e lo 0,5% del PIL, mentre per l’Argentina si stima un incremento dello 0,2-0,3%.
Effetti sulle Entrate Fiscali
L’eliminazione progressiva dei dazi comporterà una riduzione delle entrate doganali per entrambi i blocchi economici, stimata in circa 4 miliardi di euro annui per le imprese europee. Tuttavia, l’aumento dei volumi commerciali dovrebbe generare maggiori entrate attraverso l’imposizione fiscale su redditi d’impresa, contributi sociali e IVA sulle transazioni economiche aggiuntive.
Settore dei Servizi e Appalti Pubblici
L’accordo liberalizza significativamente l’accesso ai mercati dei servizi, rimuovendo barriere in settori chiave come i servizi finanziari, le telecomunicazioni e i servizi professionali. Le imprese europee potranno partecipare agli appalti pubblici nei paesi Mercosur nelle stesse condizioni delle imprese locali, un privilegio non disponibile in precedenti accordi commerciali del blocco sudamericano.
Sostenibilità Ambientale e Sociale
L’accordo include clausole vincolanti per la sostenibilità ambientale e sociale, con riferimenti espliciti all’Accordo di Parigi sul clima e agli standard dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. L’UE ha stanziato 1,8 miliardi di euro per supportare la transizione verde e digitale nel Mercosur nell’ambito dell’iniziativa Global Gateway.
Processo di Ratifica e Tempistiche
Il testo dell’accordo è stato trasmesso al Consiglio dell’Unione Europea e al Parlamento Europeo per l’approvazione finale. L’Accordo entrerà in vigore quando sarà firmato e concluso dal Consiglio a maggioranza qualificata, dopo il consenso del Parlamento europeo. L’Accordo di Partenariato completo (EMPA) richiederà invece la ratifica di tutti gli Stati membri UE.
Prospettive strategiche e geopolitiche
La creazione di un mercato integrato di 780 milioni di consumatori rafforza la posizione negoziale europea negli accordi commerciali multilaterali e consolida i legami con una regione che condivide valori democratici e commitment per il rispetto dei diritti umani.
L’accordo promette di trasformare radicalmente i flussi commerciali tra Europa e Sud America, creando opportunità senza precedenti per le imprese di entrambi i continenti mentre introduce meccanismi innovativi di protezione per i settori più vulnerabili. La sua implementazione nei prossimi anni rappresenterà un test cruciale per la capacità dell’UE di conciliare apertura commerciale e tutela degli interessi produttivi interni, definendo un nuovo paradigma per gli accordi di libero scambio del XXI secolo.